logo

logo

sabato 3 gennaio 2015

una passione dell’anima secondo Cartesio : l’amore


 post di Silvia Vitale, 4 E



La passione che ho scelto di trattare è l’amore  che viene definito da Cartesio come un'emozione dell'anima cagionata dagli spiriti, che la incitano ad unirsi volontariamente agli oggetti che sembrano convenirle.

L’arte racconta l’amore e lo fa con migliaia di sfumature

Dalle opere rinascimentali a quelle moderne, il rapporto di coppia si è evoluto nel tempo e così anche la sua rappresentazione. Tra le sculture in particolare mi ha colpito “Amore e Psiche” realizzata da Antonio Canova fra il 1788 e il 1793.

Si tratta di una scultura in marmo bianco che rappresenta il dio dell’Amore nell’atto di guardare la sua amata Psiche, prima di baciarla. La tensione amorosa  che sta per sciogliersi nel bacio è all’apice della sua intensità. La posizione dei corpi, infatti, riflette una tensione che sembra uscire dal tempo, fermandosi in un istante di eternità, mentre i due amanti si contemplano all’infinito. L’eleganza della posa, i gesti del dio Amore che contempla in una tensione dolce la sua amata e l’abbandono di Psiche, in attesa del bacio del suo sposo, rendono la scultura un’opera straordinaria e immortale. Questa scultura rappresenta l’emblema dell’amore che viene coronato da questi due personaggi mitologici che si rifanno alla storia di Apuleio  in cui Psiche lotta per raggiungere l’immortalità e il suo Amore.




In ambito letterario

 a  mio parere, il tema dell’amore viene rappresentato in modo sublime dalla poesia 
“ I ragazzi che si amano” di Prevert :

I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell'abbagliante splendore del loro primo amore


Il testo parla di due ragazzi che si amano e si baciano al tramonto e la gente che passa, vedendoli, li disapprova indignata come se essi stessero compiendo qualcosa di proibito quindi vengono giudicati e disprezzati, forse, per la loro incoscienza o la loro giovane età , ma i ragazzi è come se fossero in un’altra dimensione e non vedono nessuno se non loro stessi che sono abbagliati da un sentimento così grande che li rende liberi, senza paura di manifestare il loro amore liberamente e soprattutto unici. Questo “grido” d’amore incita a non cullarci nella banalità come i passanti che non comprendono l’amore ma ad essere raggianti come i giovani innamorati.


L’amore trattato in ambito religioso

in particolare quello buddhista, è affascinante perché la definizione di "amore" è il volere che gli altri siano felici, quindi ci allontaniamo dalla concezione di amore come semplice relazione con un partner . Questo amore è incondizionato e richiede accettazione, sia degli altri sia di sé stessi. Il nemico dell'amore vero è il suo opposto: l'attaccamento, che deriva dall'amore di sé inteso come preoccupazione per il proprio benessere, quasi puro egoismo. L'amore nel buddhismo è la cura del benessere degli altri senza alcun interesse verso sè, infatti esso ci libera da un IO ristretto che ci costringe in un piccolo mondo. Nell’amore esistono momenti di grande sincerità che fondono noi stessi, il partner e il mondo intero gli uni con gli altri, aprendoci ad una nuova realtà.

Le sei principali passioni dell’anima


L’intento Cartesiano di farsi sostenitore di una nuova tecnica scientifica che indirizza l’uomo verso un fine morale immanente piuttosto che verso uno religioso trascendente è visibile nella trattazione del problema delle passioni dell’anima. L’anima, che non è tripartita bensì unica, comunica attraverso la ghiandola pineale con il corpo, quando essa subisce i moti degli spiriti animali che arrivano al cervello si hanno le passioni (o percezioni poiché al contrario degli atti volontari sono subìte). Le passioni primitive dell’anima sono sei e da esse hanno origine tutte le altre:

-Meraviglia: è la passione suscitata in noi da ciò che è nuovo e inconsueto e genera una sorpresa improvvisa nell’anima . In questa passione non si modifica nè il cuore nè l’anima poiché non sono presenti nè il bene nè il male. La meraviglia è utile per farci apprendere e ricordare le cose che prima ignoravamo, essa è una passione tipicamente intellettuale perché agisce sulla nostra conoscenza e stimola il desiderio di apprendere disponendoci all’acquisto delle scienze ma va moderata in quanto potrebbe spingerci a conoscere ciò di cui non vale la pena occuparsi.

-Amore: è un’emozione dell’anima che la incita ad unirsi volontariamente agli oggetti che sembrano convenirle. Possiamo distinguere  varie forme d’amore in base alla valutazione che si fa dell’oggetto amato in confronto a se stessi: quando lo stimiamo meno di noi, abbiamo una semplice Affezione; quando lo stimiamo uguale a noi, abbiamo dell’Amicizia; quando lo stimiamo più di noi, la nostra passione può esser chiamata Devozione. Nella semplice affezione preferiamo sempre noi stessi all’oggetto amato; mentre , nella devozione si preferisce talmente la cosa amata tanto da non temere la morte pur di salvaguardarla. In seguito a queste distinzioni nascono due specie d’amore: quello per le cose buone e quello per le cose belle.

-Odio: è un’emozione che incita l’anima a desiderare d’esser separata dagli oggetti che si presentano ad essa come nocivi. Gli oggetti dell’odio possono essere presentati all’anima o dai sensi esterni, oppure dai sensi interni e dalla ragione. Dalla stessa distinzione compiuta per l’amore possiamo suddividere un odio  riferito alle cose malvagie e un altro riferito alle cose brutte.

-Desiderio: questa passione dispone l’anima a volere per l’avvenire le cose che essa si rappresenta come convenienti, è una passione priva del suo contrario. Il desiderio che si prova nel tendere a qualche bene è accompagnato da amore, e quindi da speranza e gioia; lo stesso desiderio, invece, quando tendiamo ad avvicinarci al male, è accompagnato da odio, paura e tristezza.

-Gioia: questa emozione consiste nel godimento da parte dell’anima del bene che le viene rappresentato come proprio. La gioia deriva dalle nostre opinioni di possedere un bene e di solito questa emozione segue al piacere.

-Tristezza: questa emozione consiste nel disagio che l’anima riceve dal male che le viene rappresentato come suo proprio. La tristezza deriva dalla nostra opinione di avere un male o un difetto, ma spesso accade anche di sentirsi contenti o tristi senza poter così distintamente capire il bene o il male che ne sono la causa. Di solito il dolore produce tristezza.

post di Antonio Musumeci 4 E
 
Secondo il biologo Jeremy Griffith l’amore è un “altruismo incondizionato” , incondizionato forse perché quando una persona si affeziona ad un’altra non può che provare un sentimento suscitato o da una forte amicizia o da un profondo innamoramento. Quando un ragazzo si innamora di una ragazza la cosa più interessante ed entusiasmante è ciò che quella esperienza fa nascere in lui: un desiderio infinito, che esprime, che manifesta una sconosciuta e imprevedibile capacità, "misura" infinita del cuore umano. Il ragazzo non vede nessun difetto sulla ragazza amata perché appunto è confutato dalle emozioni che prova per lei che lo annebbiano dalla verità.
 
Il cantante Jovanotti nella canzone “ A te “ descrive i sentimenti che prova per la sua amata.
A te che sei l’unica al mondo
L’unica ragione per arrivare fino in fondo
Ad ogni mio respiro
Quando ti guardo
Dopo un giorno pieno di parole
Senza che tu mi dica niente
Tutto si fa chiaro

A te che mi hai trovato
All’ angolo coi pugni chiusi
Con le mie spalle contro il muro
Pronto a difendermi
Con gli occhi bassi
Stavo in fila
Con i disillusi
Tu mi hai raccolto come un gatto
E mi hai portato con te

A te io canto una canzone
Perchè non ho altro
Niente di meglio da offrirti
Di tutto quello che ho
Prendi il mio tempo
E la magia
Che con un solo salto
Ci fa volare dentro all’aria
Come bollicine

A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei giorni miei

A te che sei il mio grande amore
Ed il mio amore grande
A te che hai preso la mia vita
E ne hai fatto molto di pi?
A te che hai dato senso al tempo
Senza misurarlo
A te che sei il mio amore grande
Ed il mio grande amore

A te che io
Ti ho visto piangere nella mia mano
Fragile che potevo ucciderti
Stringendoti un po’
E poi ti ho visto
Con la forza di un aeroplano
Prendere in mano la tua vita
E trascinarla in salvo

A te che mi hai insegnato i sogni
E l’arte dell’avventura
A te che credi nel coraggio
E anche nella paura
A te che sei la miglior cosa
Che mi sia successa
A te che cambi tutti i giorni
E resti sempre la stessa

A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei sogni miei

A te che sei
Essenzialmente sei
Sostanza dei sogni miei
Sostanza dei giorni miei

A te che non ti piaci mai
E sei una meraviglia
Le forze della natura si concentrano in te
Che sei una roccia sei una pianta sei un uragano
Sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano

A te che sei l’unica amica
Che io posso avere
L’unico amore che vorrei
Se io non ti avessi con me
A te che hai reso la mia vita bella da morire, che riesci a render la fatica un immenso piacere,
A te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande,
A te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di pi?,
A te che hai dato senso al tempo senza misurarlo,
A te che sei il mio amore grande ed il mio grande amore

A te che sei,
Semplicemente sei,
Sostanza dei giorni miei,
Sostanza dei sogni miei...
A te che sei,
Semplicemente sei,
Compagna dei giorni miei...
Sostanza dei sogni...



post di Stefania Garozzo, 4 E


Il bacio, Francesco Hayez
Una curiosa interpretazione etimologica della parola 'amore' vede la sua origine nel latino 'a-mors', privazione della morte. L'amore sarebbe quindi il suo opposto, vita.
Amare è sentirsi mancanti di qualcosa, Amore è povero, non bello e delicato come si pensa, sempre bisognoso e senza casa. Egli fiorisce e vive, può morire e rinascere come riporta Platone nel mito di Eros.

Questo sentimento può interessare una persona cara, diventare fisico e passionale, essere rivolto alla propria patria o riguardare la sfera religiosa.

Il pittore milanese Francesco Hayez, riesce a dar vita ad una scena amorosa diventata iconica dell’arte occidentale. Notiamo come qui tutto si focalizzi sul bacio e non sull’individualità dei personaggi:


Escluso dalla sfera della razionalità, oggetto di studi per decifrarne l’essenza, vissuto a volte con superficialità, l’amore resta il sentimento che più riesce ad influenzare il corso della nostra vita.




‘Prima che tu scivoli
Nell'incoscienza
Vorrei avere un altro bacio
Un'altra risplendente
Opportunità di beatitudine
Un altro bacio’

The crystal ship (The Doors)


Nessun commento:

Posta un commento

scrivi qui il tuo commento, sarà visibile dopo l'approvazione