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sabato 22 marzo 2014

Simone Weil


Dal mondo greco alla modernità, tra antica Grecia e Cristianesimo, tra mistica e matematica, l'esercizio di ascesi di un'eretica della filosofia. 

Dialogo tra Antonio Gnoli, Marco Vannini e Paolo Zellini







da Repubblica TV

venerdì 21 marzo 2014

i maestri del sospetto


 Pur essendo esponenti di dottrine diverse fra di loro, anzi opposte su molti punti, Marx, Nietzsche e Freud sono accomunabili nell’opposizione ad una fenomenologia del sacro come propedeutica alla rivelazione del senso. La loro critica è occasione per “liberare l’orizzonte per una parola piú autentica”.



"Se risaliamo alla loro intenzione comune, troviamo in essa la decisione di considerare innanzitutto la coscienza nel suo insieme come coscienza “falsa”. Con ciò essi riprendono, ognuno in un diverso registro, il problema del dubbio cartesiano, ma lo portano nel cuore stesso della fortezza cartesiana. Il filosofo educato alla scuola di Cartesio sa che le cose sono dubbie, che non sono come appaiono; ma non dubita che la coscienza non sia cosí come appare a se stessa; in essa, senso e coscienza del senso coincidono; di questo, dopo Marx, Nietzsche e Freud, noi dubitiamo. Dopo il dubbio sulla cosa, è la volta per noi del dubbio sulla coscienza.
Ma questi tre maestri del sospetto (Marx, Nietzsche, Freud) non sono altrettanti maestri di scetticismo; indubbiamente sono tre grandi “distruttori”; e tuttavia anche questo fatto non deve ingannarci; la distruzione, afferma Heidegger in Essere e tempo, è un momento di ogni nuova fondazione, compresa la distruzione della religione, nella misura in cui essa è, secondo Nietzsche, un “platonismo per il popolo”. È oltre la “distruzione” che si pone il problema di sapere ciò che ancora significano pensiero, ragione e persino fede.
Ora tutti e tre liberano l’orizzonte per una parola piú autentica, per un nuovo regno della Verità, non solo per il tramite di una critica “distruggitrice”, ma mediante l’invenzione di un’arte di interpretare. Cartesio trionfa del dubbio sulla cosa con l’evidenza della coscienza; del dubbio sulla coscienza essi trionfano per mezzo di una esegesi del senso. A partire da loro, la comprensione è una ermeneutica; cercare il senso non consiste piú d’ora in poi nel compitare la coscienza del senso, ma nella decifrazione delle espressioni.
 
Paul  Ricoeur, De l’interprétation. Essai sur Freud, Paris, 1965, trad. it. Dell’interpretazione. Saggio su Freud, di E. Renzi, Il Saggiatore, Milano, 1967, pagg. 46-48


Paul Ricœur (Valence27 febbraio 1913 – Châtenay-Malabry20 maggio 2005),  filosofo francese vicino con i suoi studi  alla fenomenologia e all'ermeneutica, ha sviluppato un dialogo costante fra queste e le scienze umane e sociali. Si è interessato di logica, di esistenzialismo cristiano e teologia protestante, di politica e di storia

giovedì 20 marzo 2014

la logica aristotelica




"Se […] la filosofia venisse presa sul serio, non vi sarebbe cosa più degna che tenere un corso di lezioni su Aristotele, il più degno di essere studiato fra gli antichi filosofi. »

 Georg W. F. Hegel (1770-1831)
Lezioni sulla storia della filosofia







1.    Logica: Spiega brevemente che cos’è la logica e a cosa può servire il suo studio.

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2.   Quadrato logico di opposizione: Completa i seguenti quadrati logici indicando il valore di verità di tutte le proposizioni.

      Inserisci le proposizioni  richieste nei vertici del quadrato



A
Falsa

E
_____




I
_____


O
_____
A
_____

E
_____




I
_____


O
Falsa
A
_____

E
_____




I
Vera


O
_____


3.         Sillogismi 

Costruisci un sillogismo scientifico di prima figura 
COSTRUISCI UN SILLOGISMO DIALETTICO


ricorda:
Un ragionamento(o sillogismo) è una successione di enunciati collegati fra loro da
inferenze che consentono di passare da alcune premesse date ad una certa
conclusione attraverso certi enunciati intermedi. Possiamo anche dire che il
ragionamento è finalizzato a giustificare una certa tesi, espressa nella
conclusione, a partire da certe premesse. […] Le premesse sono enunciati,
e come tali sono vere o false, mentre l’inferenza può essere valida o invalida
a seconda che segua correttamente o meno le leggi logiche





per ripassare i concetti base:


lunedì 17 marzo 2014

Amnesty per la Siria




AMNESTY PER LA SIRIA





Da tre anni una gravissima crisi dei diritti umani devasta la Siria: 2.500.000 rifugiati, 9.300.000 persone che hanno bisogno di assistenza, più di 6.500.000 profughi interni e oltre 100.000 persone uccise.

Circa 250.000 persone vivono sotto assedio: la maggior parte è confinata in aree sotto controllo delle forze governative siriane che, regolarmente, le bombardano. In altre zone, l'opposizione armata assedia i civili e blocca la consegna delle forniture dei beni di prima necessità.

Con la risoluzione 2139, adottata il 22 febbraio 2014, il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha chiesto la fine degli "assedi dei centri abitati" e delle violazioni dei diritti umani. Ma, finora, le parti in conflitto non hanno fatto abbastanza per porre fine alle sofferenze dei civili.

Chiedi agli stati del Consiglio di Sicurezza dell'Onu di far rispettare la risoluzione!

FIRMA L'APPELLO DI AMNESTY

domenica 9 marzo 2014

sul relativismo morale





“Perché mi uccidete?” 

“Ma come! Non abitate sull’altra riva del fiume? 
Amico mio, se abitaste da questa parte, sarei un assassino, 
e sarebbe ingiusto uccidervi in questo modo; 
ma poiché abitate sull’altra riva, sono un valoroso, e quel che faccio è giusto”.
 
" Bisogna avere un punto fisso per giudicare. Il porto giudica quelli che sono sulla nave: 
ma dove troveremo noi un porto nella morale?"

Pascal – Pensieri , 383





come facciamo a considerare 
ciò che è giusto?

sabato 8 marzo 2014

la parola alle donne


Tanti considerano l’otto marzo uno stanco e inutile rituale. Non è così se la GIORNATA, da tempo ormai chiamata solo FESTA, diventa anche occasione di riflessione, di confronto, che aiuta a conoscere, capire e ad affrontare meglio le differenze. 

Invito che rivolgo a tutte e a tutti con i migliori auspici :-)
 




"Le donne sono la metà del Paese, dunque non è strano che vogliano essere la metà della rappresentanza parlamentare", ha detto LAURA BOLDRINI,  presidente della Camera, sottolineando la necessità di rispettare la parità di genere anche nella riforma della legge elettorale, in discussione nell'aula di Montecitorio. "Abbiamo due articoli della nostra Costituzione che ci spingono in questa direzione - dice la presidente - il 3, tutti i cittadini sono uguali senza distinzione di sesso, e il 51 che impegna alla promozione delle pari opportunità". Per Boldrini, la riforma è "un'ottima opportunità" per tradurre il cambiamento in azioni concrete.

Nel cielo dei desideri
di MARIAPIA VELADIANO

Che le donne non siano né un tema né un problema. E nemmeno una legge o un emendamento, per quel che valgono qui da noi, meno di una folata di correnti. Si può ripartire, proprio in politica, dal desiderio. Anche il desiderio maschile, che è fieramente migliore di come il mercato ce lo rappresenta. Che cosa tutti possiamo desiderare davvero, adesso che la vacanza è finita, senza che qualcuno l'abbia mai cominciata? È complicato sì. Ma, esperte del tessere - non solo in metafora - in quasi tutte le culture, laddove c'è filo da torcere le donne sanno cosa fare, un po' scherza la teologa Elizabeth Green. E quando sbagliamo, sappiamo anche disfare senza inventare una guerra per nasconderlo. Se ce lo chiedono, volentieri la possiamo insegnare, l'arte di riparare.

La democrazia senza cuore di MELANIA MAZZUCCO
Alla scuola pubblica, una volta si studiava educazione civica. Mi è rimasta impressa una frase: la democrazia è un corpo. Funziona se tutti gli organi sono sani, e ognuno fa la sua parte. Si ammala se un organo collassa. Vegeta senza cervello, ma senza cuore muore. Il senso era che la politica (chi governa) fosse la testa e i cittadini il cuore: se quella non riceve più il sangue (le idee, i valori) che questi irrorano, la democrazia non esiste più. Il cuore delle donne insiste per i diritti minimi. Diritto di nascere; di studiare; di lavorare con le stesse prospettive dei colleghi; di essere rappresentate, di durare (dare il nostro nome ai figli che vorranno tenerlo); diritto di morire con dignità. Le leggi ci sono: applicatele. Mancano: scrivetele. Abbiate coraggio. Senza cuore, muore...


STOP AL FEMMINICIDIO

134 DONNE UCCISE NEL 2013
E' un bollettino di guerra che non ci può vedere indifferenti.  

 

  "La parità? Dovrebbe essere la normalità". ELENA CATTANEO  è una scienziata di fama internazionale, direttore del Centro di ricerca sulle cellule staminali UniStem dell'Università di Milano, terza donna nominata senatore a vita nella storia della Repubblica. Alla politica, allo Stato, chiede di mantenere alta la guardia sui temi eticamente sensibili, dall'aborto alla procreazione assistita, "altrimenti sui diritti si rischia di fare un passo avanti e tre indietro". E dà un consiglio alle giovani: "Non vivete di stereotipi, avere marito e figli non significa dover rinunciare ai sogni".

 Si può chiamare parità? A cinque anni dalla laurea le ragazze che hanno trovato un impiego hanno in media uno stipendio di 1.333 euro. Ai loro coetanei vanno invece 300 euro in più. Un divario, anche nella precarietà, più elevato anche rispetto alle più giovani. E la nascita di un figlio diventa sempre di più un elemento condizionante. Questi i risultati dell'indagine Almalaurea sul profilo di 210mila laureate 


L'UNICEF diffonde un cartoon sulle bambine spose



ROMPIAMO LE CODE
UN PAESE CHE NON CI GUARDA
NON SA FARE LA DIFFERENZA

venerdì 7 marzo 2014

Incontro sull'induismo del Caffè filosofico








L'INCONTRO SULL'INDUISMO 

CURATO DALLA PROF.SSA VACANTE
 

SI TERRA' MERCOLEDI' 12 MARZO

DALLE ORE 15,00 ALLE ORE 17,30

NELL'AULA GALILEO DEL LICEO LEONARDO


TUTTI GLI STUDENTI POSSONO PARTECIPARE

martedì 4 marzo 2014

Hegel ad Heidelberg



Heidelberg, capitale della filosofia tedesca

Hegel insegnò filosofia dal 28 ottobre 1816 all' Università di Heidelberg. 
Qui, nel giugno del 1817 pubblicherà la sua opera più importante,  l'Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio.

Lascerà la città il 24 gennaio 1818, quando sarà nominato professore di filosofia nell' Università di Berlino. 



Ad Heidelberg una targa ricorda la casa che ospitò il filosofo durante la sua permanenza.