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sabato 13 settembre 2014

Il mondo di Sofia



"Tu che ne pensi del mondo,Sofia? Credi che il mondo sia possibile? Anch'esso è sospeso nello spazio! La cosa più triste è che, crescendo, noi ci abituiamo  soltanto alla legge di gravità bensì al mondo così com'è . In altre parole , perdiamo a poco a poco la capacità di stupirci per quello che il mondo ci offre. Ed è una perdita grave, alla quale i filosofi cercano di porre rimedio . Nel nostro animo , noi intuiamo che la vita è un mistero. E questa è una sensazione che abbiamo provato una volta, molto tempo prima che imparassimo a pensarci."





di Margherita Costanzo, 4 E

Il libro in questione, scritto da Jostein Gaarder, filosofo e teologo norvegese, ambientato nel 1990, tratta dell’intera storia della filosofia, dal primo filosofo naturalista, Talete, ai filofosi appartenuti al secolo scorso come Jean-Paul Sartre e Simone de Beauvoir. 
Oltre a questo excursus filosofico, Gaarder tesse le fila di un’avvincente storia, la cui protagonista è Sofia, come lo stesso titolo conferma. Sofia e il suo maestro, Alberto, discorrono di filosofia in modo estremamente semplice e chiaro, ciò facilita quindi l’apprendimento senza sforzi, rendendo di conseguenza il libro molto scorrevole. Ho trovato il finale, ossia, la scoperta da parte di Sofia e di Alberto di essere solo dei personaggi inventati di un racconto scritto da un maggiore dell’ONU, in servizio in Libano, per i quindici anni della propria figlia, Hilde, molto avvincente e soprattutto “fuori dalle righe”. Mi ha stupito infatti questa scelta, ma allo stesso tempo l’ho trovata estremamente originale. Posso certamente affermare che questo libro ha rinsaldato in me le nozioni affermate durante il corso dell’anno scolastico, ed è riuscito a solleticare la mia mente con i vari filosofi successivi, dal rinascimentale Copernico al romantico Hegel, da Immanuel Kant a Nietzsche. 
Jostein Gaarder è riuscito, attraverso il suo linguaggio, a farmi immedesimare sia nell’allieva che nel filosofo di cui trattava, facendomi immaginare contesti storici, scenari e persone con semplice naturalezza. Fornisce inoltre una buona dose di suspance che avvolge le vite dei personaggi dalla prima pagina, in cui si narra del ritrovamento della lettera da parte di Sofia, all’ultima, con la solitaria e quasi commovente scena in cui il maggiore e Hilde si tuffano nel lago per riprendere la barca alla deriva.



di Margherita Alessio, 4 E

 Questo straordinario romanzo, e dico straordinario perché oltre ad un’appassionante storia comprende anche un breve trattato sulla filosofia, ha inizio il giorno in cui Sofia Amundsen, ragazza come tante altre, trova delle strane domande anonime nella sua cassetta delle lettere:
“Chi sei tu?” “E da che Mondo provieni?”
Da quel giorno in poi Sofia continuò a ricevere pacchi di fogli appartenenti a un corso di filosofia, con il quale risponderà a molte delle sue (e delle nostre) domande e che si scoprì poi essere spediti dal filosofo cinquantenne Alberto Knox.
Dagli atomi di Democrito alle intuizioni di Galileo, dal Medioevo a Freud, dai miti alla religione, questo libro ci sprona ad interessarci sempre al Mondo che ci circonda, a non sottometterci all’abitudine e alla passività e a sorprenderci sempre come fanno i bambini. 

La filosofia è questo: porsi degli interrogativi, ricercare, conoscere.

Non tutti possono però diventare filosofi poiché, presi come sono dalla loro vita, rinunciano a farsi delle domande.
Ed è proprio questo che Alberto vuole evitare con Sofia, incitandola a chiedersi sempre il perché delle cose.
Ho trovato davvero utile e interessante questa sorta di guida alla filosofia per principianti, perché oltre a servirmi da ripasso degli argomenti trattati durante lo scorso anno, ha accresciuto le mie conoscenze su argomenti basilari, ma allo stesso tempo complessi e intrecciati.


di Marika Montalto, 4 E 


Come nel mito della caverna di Platone, Sofia si accorge invece che il suo mondo è costituito da ombre e decide di liberarsi dalle catene e scappare verso quello che le sembra un mondo più vicino alla realtà. Il mezzo utilizzato nel viaggio è il pensiero filosofico, unica via verso la verità.
Al termine di questo libro, proprio quando si stanno per voltare le ultime pagine e si è ancora in compagnia di Sofia che dalla macchina rossa osserva Hilde e suo padre, si comprende che quello che ci è apparso in principio come un manuale di storia della filosofia, è in realtà una sorta di manuale del pensiero umano che contiene dubbi presenti anche nella nostra mente.
Queste domande senza risposta erano managi nascoste, sepolte sotto i più sciocchi dubbi quotidiani, ma una volta riportate alla luce non potremo fare a meno di chiederci il perchè di questa vita e il perchè dell'esistenza.
Da dove viene l'universo? Cosa siamo noi? Esistiamo per una ragione?
C'è un motivo del perchè io sia una determinata persona piuttosto che un'altra diversa per gusti, aspetto e pensieri?

Queste sono domande che in millenni non hanno ricevuto risposte esaustive, ma sono domande attuali, lo sono state nel passato e lo rimarranno nel futuro, perchè all'uomo non è dato un sapere assoluto e indiscutibile, però è data una ragione e questa ragione può portarci a delle risposte.
"Cogito ergo sum."

Mi ha colpito il fatto che il maestro di Sofia desidera che lei pensi fuori dagli schemi senza abbandonarsi al sonno dell'ignoranza e dell'indifferenza, al contrario della maggior parte della popolazione, cercando sempre una risposta logica alle sue domande 

Silvia Vitale, 4 E

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